Il nuovo capo Vigili del Fuoco, Carlo Dall’Oppio si è insediato questa mattina, subentrando a Guido Parisi: il saluto al Corpo
Oggi presso le Scuole Centrali Antincendio di Roma Capannelle si è svolta la cerimonia di insediamento del nuovo Capo Vigili del Fuoco, Carlo Dall’Oppio. L’evento si è svolto in presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, del sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco, e del Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Laura Lega. “Sento alta la responsabilità dell’incarico”, ha dichiarato Dall’Oppio.
INDICE
– Nuovo Capo Vigili del Fuoco: le parole di Dall’Oppio
– Le dichiarazioni del ministro Piantedosi
– Chi è l’ingegnere Carlo Dall’Oppio: il nuovo Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Nuovo Capo Vigili del Fuoco: le parole di Dall’Oppio
L’ingegnere Carlo Dall’Oppio ha preso in consegna il comando del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dal Capo uscente Guido Parisi. Nel suo saluto il nuovo Capo dei pompieri ha assicurato tutto il suo impegno alla guida del Corpo Nazionale, con particolare attenzione alle esigenze dei presidi sul territorio che svolgono le principali attività di soccorso, da cui nasce il comprovato sentimento di gratitudine dei cittadini.
Il passaggio di testimone con Parisi è già avvenuto nei giorni scorsi a seguito del Consiglio dei Ministri del 26 Giugno, tuttavia oggi a Capannelle Dall’Oppio ha avuto l’opportunità per presentarsi come nuovo Capo Vigili del Fuoco. Il nuovo numero uno dei VVF ha così commentato la sua nomina: “Sento alta la responsabilità dell’incarico, continuerò a servire lo Stato, forte dei valori di lealtà, rispetto e senso del dovere e consapevole di assumere le redini di una struttura altamente professionalizzata”.
L’agenda del nuovo Capo Vigili del Fuoco è già piena di appuntamenti. Il prossimo 13 Luglio, infatti, Carlo Dall’Oppio incontrerà i sindacati del personale VVF presso la Sala riunioni del Dipartimento. A questo incontro seguirà un confronto sui temi emersi nel corso dell’emergenza alluvionale in Emilia-Romagna.
Le dichiarazioni del ministro Piantedosi
Come anticipato, alla cerimonia per il nuovo Capo Vigili del Fuoco erano presenti anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che – dopo un ringraziamento al Capo uscente Parisi – ha affermato: “Quella dei Vigili del Fuoco è una famiglia straordinaria, fatta di perizia e professionalità tecnica, di alta specializzazione, di non comuni tratti umani e doti valoriali. L’importanza strategica che il Corpo nazionale riveste nel sistema di soccorso pubblico è un dato consolidato che lo stesso codice di protezione civile fotografa nitidamente, riservandogli una posizione di assoluto e preminente rilievo”.
Il titolare del Viminale ha poi aggiunto: “In tale cornice, la figura del capo del Corpo nazionale è chiamata a svolgere un ruolo di guida per tutti i Vigili del fuoco, sia della componente operativa, sia di quella amministrativa. La complessità delle sfide che abbiamo avanti fa sì che sia sempre più necessario favorire quella ‘contaminazione’ di differenti professionalità e culture che proprio nel dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile trovano la loro massima espressione”. “Sono sicuro che – ha concluso Piantedosi – l’ingegnere Carlo Dall’Oppio saprà declinare al meglio l’alto incarico a cui è stato chiamato, interpretando con sapienza l’autorevole ruolo di capo del Corpo”.
Chi è l’ingegnere Carlo Dall’Oppio: il nuovo Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Carlo Dall’Oppio nasce a Faenza nel 1959 ed è entrato nei Vigili del Fuoco nel 1988. Nel corso della sua carriera ha svolto diversi e prestigiosi incarichi, come quello di Dirigente Superiore dal 2011 e poi di Dirigente Generale dal 2020. Di recente Dall’Oppio è stato anche Direttore Regionale per il Piemonte e poi per l’Emilia Romagna.
Non a caso, uno dei primi appuntamenti di Dall’Oppio nella sua nuova veste di Capo dei Vigili del Fuoco sarà proprio un incontro con i sindacati del Corpo. Come anticipato, questa riunione sarà l’occasione per fare il punto sull’alluvione che ha devastato intere aree dell’Emilia-Romagna e delle Marche.
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