Divisa Vigili del Fuoco: materiali, storia e curiosità

Divisa Vigili del Fuoco

La divisa dei Vigili del Fuoco è entrata saldamente nell’immaginario collettivo, trasmettendo sicurezza, fiducia e agilità. Scopriamo insieme caratteristiche, equipaggiamento e curiosità legati alla divisa del pompiere.

Il mestiere del Vigile del Fuoco è antichissimo e la divisa del pompiere è in qualche modo simbolo di questa trasformazione. È quindi naturale che a nuove sfide debbano corrispondere dei sensibili ammodernamenti nel vestiario, soprattutto dal punto di vista tecnico. L’attenzione nella scelta della divisa Vigili del Fuoco e dell’equipaggiamento è totale, visto che questi fondamentali elementi devono soddisfare massimi requisiti di protezione e tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Che siano questi in linea con l’attenzione sempre dedicata dal C.N.VV.F. alla sicurezza del personale, sia in recepimento di norme nazionali ed europee in continuo aggiornamento.


INDICE

- Divisa Vigili del Fuoco: le disposizioni ufficiali
- Versatilità ed efficienza: la divisa del pompiere si fa in quattro
- Divise Vigili del Fuoco: tutte le uniformi di soccorso
- Divisa Vigili del Fuoco: l’uniforme per i servizi di vigilanza
- Divisa VVF per i servizi di istituto all’esterno della propria sede di servizio (non di soccorso)
- Divisa Vigili del Fuoco: l’uniforme per l’attività all’interno della propria sede di servizio
- Tanti valori, uniformi diverse, un solo Corpo Nazionale: i Vigili del Fuoco
- Materiale divisa Vigili del Fuoco: l’importanza della fibra aramidica
- Altri materiali: caratteristiche tecniche divisa pompieri
- Come indossare la divisa Vigili del Fuoco: i requisiti per diventare pompiere
- Domande frequenti


Divisa Vigili del Fuoco: le disposizioni ufficiali

La divisa dei VVF fa riferimento a una specifica disposizione del Ministero dell’Interno, dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile. In particolare, è la Circolare n. 11 del 17 settembre 2004 a regolare l’uniforme della componente operativa del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Un’eccellenza italiana che ha ormai raggiunto livelli di qualità e di quantità delle dotazioni individuali all’avanguardia rispetto allo standard europeo. L’istituzione ufficiale del Corpo Pompieri fa riferimento al Regio Decreto Legge del 10 Ottobre 1935 n. 2472, con la prima uniforme nazionale in panno blu. La dicitura Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco arriverà invece solo il 27 febbraio del 1939.

Versatilità ed efficienza: la divisa del pompiere si fa in quattro

La Circolare n. 11 del 17 settembre 2004 distingue quattro attività istituzionali che presuppongono una diversa composizione della divisa Vigili del Fuoco:

  • Servizi di soccorso
  • Servizi di vigilanza
  • Servizi di istituto all’esterno della propria sede di servizio (non di soccorso)
  • Attività all’interno della propria sede di servizio

Ogni divisa dei Vigili del Fuoco è progettata in modo da soddisfare le esigenze di protezione, operatività, funzionalità, ergonomia, stagionalità e di identificazione.

Divise Vigili del Fuoco: tutte le uniformi di soccorso

L’uniforme estiva per i servizi di soccorso è costituita dai seguenti capi:

  • Elmo protettivo
  • Sotto casco
  • Completo antifiamma (giaccone con fregio identificativo di qualifica e sovrapantalone)
  • Giubba estiva completa dei cinque fregi
  • Maglietta polo ignifuga
  • Pantaloni estivi
  • Cintura di cotone
  • Calze estive
  • Calzature da intervento
  • Guanti da intervento

La divisa Vigili del Fuoco in versione invernale per i servizi di soccorso è uguale a quella estiva, con le seguenti varianti:

  • Giubba invernale completa dei cinque fregi
  • Maglia ignifuga (in sostituzione della polo)
  • Pantaloni invernali
  • Calze invernali

Entrambe le uniformi estiva/invernale sono integrate da un completo da pioggia (giacca a vento, corpetto interno autoportante e copri pantaloni) che, in relazione alle condizioni climatiche, potrà essere indossato con o senza corpetto e/o copripantaloni, o indossando il solo corpetto. Negli interventi nei quali non si preveda la presenza di fiamme e/o calore radiante, l’operatore potrà astenersi dall’indossare il sottocasco. Per entrambe le uniformi estiva/invernale, in relazione alle condizioni climatiche, l’operatore potrà astenersi dall’indossare la giubba.

Divisa Vigili del Fuoco: l’uniforme per i servizi di vigilanza

L’uniforme estiva/invernale da indossare per i servizi di vigilanza è uguale all’uniforme per i servizi di soccorso, con la variante che prevede il berretto quando non si indossa l’elmo. Il Comando valuterà, fornendo specifiche disposizioni in relazione alle diverse condizioni climatiche e di luogo, i dispositivi di protezione individuale che potranno non essere indossati ma custoditi nella borsa in dotazione al seguito dell’operatore.

Divisa VVF per i servizi di istituto all’esterno della propria sede di servizio (non di soccorso)

L’uniforme estiva per i servizi di istituto è costituita dai seguenti capi:

  • Berretto con visiera completo di fregio da berretto
  • Giubba estiva completa dei cinque fregi
  • Maglietta polo ignifuga
  • Pantaloni estivi
  • Cintura di cotone
  • Calze estive
  • Calzature basse di sicurezza

L’uniforme invernale per i servizi di istituto è uguale a quella estiva con le seguenti varianti:

  • Giubba invernale completa dei cinque fregi
  • Maglia ignifuga (in sostituzione della polo)
  • Pantaloni invernali
  • Calze invernali

Entrambe le uniformi estiva/invernale sono integrate da un completo da pioggia (giacca a vento, corpetto interno autoportante e copri pantaloni) che, in relazione alle condizioni climatiche potrà essere indossato con o senza corpetto e/o copripantaloni, o indossando il solo corpetto.

Divisa Vigili del Fuoco: l’uniforme per l’attività all’interno della propria sede di servizio

L’uniforme estiva/invernale per l’attività all’interno della propria sede di servizio è uguale all’uniforme per i servizi di istituto di cui sopra, con la facoltà di astenersi dall’indossare il berretto e/o la giubba. In relazione alle specifiche condizioni climatiche, potrà essere indossato il completo da pioggia o in alternativa il solo corpetto autoportante, anche in versione gilet.

Tanti valori, uniformi diverse, un solo Corpo Nazionale: i Vigili del Fuoco

Naturalmente, queste sono solo sterili disposizioni tecniche. Ci sono infatti anche altri elementi, non presenti nell’equipaggiamento, che sono necessari per portare la divisa dei Vigili del Fuoco. L’uniforme, infatti, deve essere indossata con proprietà, dignità e decoro. La divisa Vigili del Fuoco deve quindi rappresentare l’appartenenza al C.N.VV.F., ed è proprio per tale motivo che questo Corpo deve esprimersi nell’uniformità dei capi di vestiario indossati dagli operatori partecipanti al medesimo servizio. Sull’uniforme devono essere inoltre applicati unicamente i distintivi, i fregi e gli emblemi formalmente autorizzati. Nella Circolare si fa poi riferimento alla formazione che i dirigenti del Corpo sono tenuti a svolgere nei confronti del personale dipendente. Questo sia per quanto riguarda l’uso dei dispositivi di protezione, sia per quanto concerne l’obbligo del personale stesso all’autotutela.

Materiale divisa Vigili del Fuoco: l’importanza della fibra aramidica

La divisa dei pompieri è fatta principalmente da un miscuglio di fibra aramidica, viscosa e altri tessuti. Una delle prime situazioni che ci vengono in mente quando pensiamo ai Vigili del Fuoco è proprio lo spegnimento di un incendio. Ma, prima di lanciarsi tra le fiamme, il pompiere è consapevole di poter fare affidamento a particolari materiali di sicurezza. Come la fibra aramidica, il cui tessuto è realizzato con fibre intrinsecamente ignifughe. Per giunta, la fibra aramidica presenta, durante la sua carbonizzazione, una bassissima emanazione di fumo, riducendo possibili intossicazioni. La fibra non fonde, non gocciola e non si attacca alla pelle. I tessuti realizzati con fibra aramidica o sue mischie possono così rispondere all’esigenza di sicurezza, offrendo all’operatore tempi di reazione e di fuga all’insorgere del pericolo.

Altri materiali: caratteristiche tecniche divisa pompieri

Oltre alla fibra aramidica, i Vigili del Fuoco possono fare affidamento che alla viscosa F.R. (flame retardant), che possiede proprietà di assorbimento di umidità quasi uguali a quelle della lana, ma al tempo stesso conserva la freschezza del cotone. Il suo utilizzo in mischia con fibre aramidiche ne aumenta la sensazione di naturalità, benessere e morbidezza. L’inserimento di fibre antibatteriche ed antistatiche esalta poi benessere, comfort, sicurezza. In particolare le fibre antibatteriche hanno come obiettivo quello di limitare la proliferazione dei batteri, impedendo la formazione di odori sgradevoli. La fibra antistatica invece evita l’accumulo di cariche elettrostatiche generate dallo sfregamento di tessuti, dissipandole senza provocare scintille.

Come indossare la divisa Vigili del Fuoco: i requisiti per diventare pompiere

Nel Corpo dei Vigili del Fuoco è possibile distinguere le seguenti Qualifiche (il corrispettivo di “Grado Militare” nei ranghi delle Forze di Polizia):

  • Vigile del Fuoco volontario
  • Vigile del Fuoco
  • Capo squadra
  • Capo reparto
  • Ispettore antincendio e Sostituto Direttore Antincendio
  • Direttore
  • Primo Dirigente
  • Dirigente Superiore
  • Dirigente Generale e Dirigente Generale Capo

Applicando questi dettagli all’universo dei concorsi, ci sono quattro diverse tipologie di bando: Vigile del Fuoco volontario, Vigile del Fuoco, Vice Ispettore e Vice Direttore. Sul nostro sito web, troverai tutti i requisiti necessari per ogni qualifica (Vigile del Fuoco volontario, Vigile del Fuoco, Vice Ispettore e Vice Direttore).

DOMANDE FREQUENTI DIVISA VIGILI DEL FUOCO

Per ricevere maggiori info, contattaci subito, un incaricato della Nissolino Corsi ti risponderà il prima possibile.



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